Il nostro impianto di raffinazione

Output eccellenti, privi di impurità e classificabili come Materia Prima Seconda.

è tempo di valorizzareal massimo i metalli

Perché scegliere il nostro impianto di raffinazione

Ogni anno tonnellate di rifiuti ancora ricchi di rame, alluminio e ottone vengono destinati in discarica o all’esportazione a causa delle grandi quantità di acciaio e inerti usuranti che spesso rendono nulla la redditività della lavorazione. Gli impianti tradizionali e le soluzioni attualmente sul mercato si trovano in seria difficoltà nel fornire un’efficace soluzione mentre l’impianto di raffinazione Panizzolo è in grado di recuperare profittevolmente le più piccole quantità di metallo, in maniera meccanica e con trattamenti completamenti in linea.

Punti di forza

Campi d’applicazione

I principali rifiuti trattati dall’impianto sono il fluff da metalli misti, il fluff da RAEE, il car-fluff, i ritagli da circuiti elettronici, l’alucobond, i tappi di alluminio e il rame deferrizzato. Il fluff è un rifiuto che deriva dagli impianti di flottazione o dalla macinazione di metalli misti e contiene un grande quantità di rame, alluminio, acciaio, vetro e polvere di cemento.

Macinazione e pezzatura

Il primo step viene eseguito dal mulino RAF-M, garantendo un rapporto di riduzione di 5:1 e accettando pezzatura in entrata 0-30 mm. Il secondo step viene eseguito dal mulino RAF-F, garantendo un rapporto di riduzione di 4:1 e accettando pezzature in entrata 0-8 mm.

Ciclo End-of-Waste

Al termine del ciclo di trattamento vengono eliminate la quasi totalità dei sottoprodotti non commerciabili, ricavando unicamente granuli di metallo puliti e classificabili come materia prima seconda.

Evita cali di produzione

I rottami metallici trattati hanno caratteristiche altamente usuranti e compromettono nel tempo l’effettiva resa della lavorazione. A differenza gli impianti di raffinazione Panizzolo sono appositamente studiati per consentire un’usura uniforme delle singole componentistiche, in modo da evitare rotture o improvvisi cali produttivi. l’utilizzo delle speciali fusioni, inoltre, consente una maggiore longevità di martelli e corazze.

Flessibilità ed efficienza

Le tecnologie installate presentano il rapporto di riduzione più alto nel mercato e presentano molteplici regolazioni, permettendo di cambiare facilmente la tipologia di rifiuti in ingresso.

Trattamento completamente in linea

Sensibile riduzione dei costi di gestione grazie al software Panizzolo. Controlla autonomamente il ciclo di trattamento, esclude interventi diretti degli operatori e presenta un’apposita sezione per la personalizzazione dei parametri.

Mulini a martelli raffinatori

Gli impianti di raffinazione Panizzolo Recycling si contraddistinguono grazie agli innovativi mulini a martelli modelli RAF-M granulatore e RAF-F turbina. Questi presentano elementi brevettati che li rendono altamente performanti e produttivi, in grado di lavorare contemporaneamente rifiuti con acciai, plastiche, vetro e polveri di cemento.

La logica di riciclaggio e le speciali fusioni, progettate in collaborazione con l’Università di Padova, consentono un’usura uniforme delle singole componenti garantendo maggiore longevità ed evitando cali di produzione improvvisi.

Comparandoli ad altri modelli sul mercato possiedono maggiori performance nella riduzione volumetrica, nell’uniformità del granulo e nella separazione degli inerti.

Sistemi di separazione dedicati

Negli impianti di raffinazione Panizzolo vengono impiegati appositi sistemi di separazione del materiale macinato. Sono tecnologie modulari, facilmente implementabili, progettate per lavorare in linea e strutturate per una semplice manutenzione. A seconda del rifiuto in ingresso e la tipologia di trattamento, Panizzolo fornisce diversi equipaggiamenti dedicati.

Tavole densimetriche

Le tavole densimetriche serie TDP sono progettate direttamente da Panizzolo per ottimizzare il flusso d’aria, massimizzare le prestazioni di separazione e fornire un semplice e rapido accesso alle componenti per controlli e manutenzioni periodiche.

I macchinari operano una separazione a secco del materiale granulare grazie ad una combinazione tra flusso d’aria e movimento vibratorio.