Intervista a mr. Schuster

Valorizzazione del rottame di alluminio tedesco con i mulini panizzolo

L’azienda Schuster Metall-Recycling GmbH ha sede a Wemding, in Germania. Situata a circa metà strada tra Monaco e Francoforte opera da anni nel trattamento di molte tipologie di rifiuti, con una specializzazione nel profilo di alluminio. L’esperienza tecnica e ingegneristica di Mr Schuster, unita alla conoscenza pratica del commercio dei metalli, gli permette di scegliere i corretti macchinari per massimizzare la valorizzazione di questi e conferirli direttamente nelle fonderie tedesche.

Ci può parlare di lei e della storia della sua azienda?

Fondata da mio padre e oggi gestita da me, abbiamo iniziato cinquant’anni fa con il semplice commercio dei metalli. Negli anni abbiamo poi deciso di specializzarci nel trattamento del rifiuto metallico. Abbiamo installato degli impianti di riciclaggio e incrementato di conseguenza la presenza nel mercato tedesco e  estero. Oggi l’azienda commercializza più di 3000 ton al mese di materia prima seconda che conferiamo direttamente in fonderia. Più o meno le vendite sono ripartite circa al 60% in Germania e 40% in paesi europei. Quello che tutt’oggi ci distingue nel mercato tedesco è l’efficienza degli impianti di riciclaggio con cui lavoriamo, l’output di alta qualità, la professionalità nei rapporti e la flessibilità di trattamento.

 

Da dove proviene la sua conoscenza tecnica degli impianti di trattamento?

Ho imparato direttamente sul campo, lavorando il materiale e ragionando come ottenerne il miglior risultato. Avendo molte macchine devo sempre avere ben chiaro a monte cosa voglio ottenere da ciascuna di esse.

Il prossimo obiettivo che voglio ottenere è migliorare ancora di più la qualità degli output. Non è un progetto semplice in quanto in questo momento c’è penuria di materiale nel mercato a causa della crisi del settore automobilistico.

Tra le aziende italiane e quelle tedesche c’è qualche similitudine?

Sì, sono molto simili. Trattiamo una vasta tipologia di rottami metallici ma siamo specializzati nell’alluminio. Per questo motivo molte volte commercializziamo con paesi esteri tra cui anche l’Italia. In linea di massima il mercato tedesco pretende una qualità di metallo un po’ più alta.

 

Con che tipo di impianti di riciclaggio lavorate? Dove conferite i loro output?

Nella nostra azienda operano impianti di trattamento cavi, presse, trituratori, sistemi di separazione e un mulino a martelli Panizzolo Mega 1100. Gli output prodotti per la maggior parte vengono conferiti in fonderie nazionali, ma anche in paesi come Italia, Austria e Polonia. Il mulino a martelli Panizzolo Mega 1100 per esempio lavora principalmente profilo di alluminio, il cui output viene trasformato dalle fonderie tedesche in materia prima principalmente per il mercato dell’automotive.

Perchè avete deciso di utilizzare un mulino a martelli?

Perché il mulino a martelli Mega 1100 ci permette di ottenere una qualità di alluminio perfetta per il conferimento diretto in fonderia. Un trituratore, per esempio, non ci permetterebbe mai di raggiungere questo obiettivo. Tutte le fonderie europee, e specialmente quelle tedesche, pretendono sempre maggiore qualità dal materiale che comprano. C’è qualità e qualità di alluminio. Per esempio le fonderie italiane vogliono un alluminio di qualità diversa dalle nostre perché hanno altri mercati di sbocco. Tuttavia questi standard stanno crescendo giorno dopo giorno.

 

Per quale ragione avete scelto i mulini a martelli Panizzolo?

Perché gli impianti di riciclaggio Panizzolo sono semplici da usare, non sono macchinari enormi e sono molto robusti. Totalmente adatti alle mie esigenze. Il primo mulino a martelli che ho acquistato da Panizzolo è stato il Flex 1000 Mobile drum. È stato uno dei primi mulini a martelli che ho utilizzato, quindi dovevo ponderare bene l’investimento. Il macchinario è stato all’altezza delle aspettative è ha lavorato per quasi dieci anni con una produzione media di 6 ton/h. Attualmente dal nuovo mulino Mega 1100 ottengo una produzione in output di 12 ton/h. Penso che arriverò facilmente anche alle 15 ton/h, in quanto sta lavorando al 70% delle sue potenzialità.

 

Cosa pensa della culla intercambiabile nei mulini Panizzolo?

Che è un’ottima idea e un’altro fattore di unicità che mi ha fatto scegliere di lavorare con voi.

L’alluminio profilo che compro non è sempre uguale e la culla mi garantisce flessibilità e velocità di settaggio nel Mega 1100. Le manutenzioni sono semplici, sicure e rapide consentendo di ridurre tutti quei tempi morti di fermo macchina. Inoltre nel prossimo futuro mi permetterà di eseguire veloci test di trattamento su altri rifiuti.

Altri plus che ha riscontrato nel mulino Panizzolo?

In generale mi piace tutta la logica di costruzione. Si vede subito che la progettazione è il frutto di anni di esperienza diretta nel settore. Io stesso ho creato il mio bagaglio di esperienza tecnica operando direttamente. Mauro Panizzolo e io abbiamo la stessa visione di quello che tecnicamente serve in un macchinario per lavorare al meglio. Esempio concreto sono i martelli in fusione speciale, nati con uno studio in partnership con la vostra Università di Padova. Quando li ho provati ho visto una radicale differenza nelle usure e nella qualità degli output.

 

In questi ultimi anni ci sono stati dei cambiamenti nel mercato tedesco dei rottami? Che futuro si prospetta in Germania in questo settore?

Certamente negli ultimi anni ci sono stati importanti cambiamenti, dovuti sia da fattori interni che sterni. In Germania la crisi del settore automobilistico ha causato un calo di acquisto delle fonderie. La chiusura della Cina permette di mantenere più rottame all’interno dei nostri confini ma riscontriamo penuria nella qualità.

Il futuro del settore sarà incentrato nel trattamento del rottame e nella valorizzazione dei metalli.

Quando la Cina riaprirà l’import lo farà solo per i semilavorati e la Germania è una nazione che necessita di materia prima di ottima qualità per i suoi prodotti. Non ha quindi senso continuare nella commercializzazione del rottame tale quale. Uno dei nostri maggiori punti di forza  è la qualità dei metalli in output. La combinazione tra la mia esperienza tecnico-commerciale e l’utilizzo dei macchinari Panizzolo sarà l’arma vincente per i prossimi anni a venire.

 

Che consiglio darebbe alle aziende tedesche che vorrebbero installare un impianto di trattamento?

Che sfortunatamente non ci sono grosse scorciatoie. Devi avere ben chiaro cosa vuoi ottenere alla fine del processo produttivo. Bisogna essere sempre al passo con quello che richiede il mercato e costruirsi il proprio bagaglio di esperienze come ho fatto io. Trovare un fornitore tecnologico di fiducia non è semplice e purtroppo molti si spacciano per quello che non sono. Fortunatamente io ho potuto trovare in Panizzolo un valido partner che progetta ottimi macchinari e che mi permette di massimizzare la valorizzazione dei metalli che vendo.