Intervista a Federica Foterni, titolare di West Recycling

West Recycling rappresenta una delle maggiori realtà storiche in Sardegna per il riciclaggio dei rottami metallici, con uno speciale focus nel recupero rifiuti elettronici RAEE. L’azienda è situata vicino a Cagliari e riceve sia rifiuti da centri urbani che rifiuti da industrie.

In un settore dove la maggior parte degli imprenditori sono di sesso maschile oggi avremmo il piacere di intervistare Federica Foterni, titolare di West Recycling. Con un invidiabile carisma imprenditoriale e costantemente aggiornata sulle ultime novità sul mondo del riciclo, Federica Foterni ci spiegherà come l’azienda si è distinta negli anni e quali saranno i suoi obiettivi futuri.

Buongiorno Federica. Può parlarci di lei e dell’azienda? Quale è la vostra storia?

Premetto che la mia famiglia opera nel settore del recupero metalli e rifiuti da oltre 40 anni: mio padre, che purtroppo è mancato 10 anni fa, si è occupato per anni del recupero dei metalli ferrosi e non ferrosi e alla fine degli anni ’80 è stato tra i primissimi italiani a riciclare la plastica eterogenea ed omogenea. Diciamo quindi che, in un certo senso, lavorare nel settore del riciclo dei rifiuti è stato quasi naturale.

L’esperienza o forse, direi, la scommessa di West Recycling nel mercato del recupero dei beni durevoli (meglio conosciuti dal 2005 con l’acronimo R.A.E.E) nasce alla fine del 2001 e si amplia nel 2008 con l’introduzione delle linee per il trattamento dei frigoriferi e delle altre apparecchiature elettroniche fuori uso. La mia azienda può dunque vantarsi di essere stato il primo impianto di riciclaggio per il trattamento dei RAEE in Sardegna.

 

Quali sono le peculiarità che vi distinguono nel mercato?

Il mondo dei rifiuti elettrici ed elettronici RAEE è particolarmente eterogeneo. Potenzialmente ogni azienda autorizzata che abbia i CER corrispondenti può eseguirne il trattamento dei rifiuti RAEE applicando solo le regole “minime”. West Recycling ha voluto fare uno step in più. Fin dal 2008 abbiamo aderito a varie tipologie di regolamenti. Seguiamo quanto dettato dagli Accordi di Programma RAEE, gli standard europei WEELABEX e i protocolli di Accreditamento dettati dal Centro di Coordinamento dei RAEE. Fin dal primo momento per noi è stato motivo di orgoglio e soddisfazione aver accettato tutte queste sfide e, grazie all’impegno di tutte le componenti lavorative e amministrative, aver pienamente raggiunto tutti gli obiettivi dettati dai regolamenti.

 

Con che tipo di impianti di riciclaggio lavorate?

Negli anni abbiamo sviluppato diverse linee di trattamento RAEE. Nella linea di trattamento frigoriferi e trattamento grandi bianchi utilizziamo l’Apritore Panizzolo OPH, in modo da eseguire efficienti triturazioni del rottame come lavatrici, lavastoviglie, forni, cucine e molto altro. Inoltre abbiamo anche un impianto di trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici più piccoli sia industriali che casalinghi, facenti parte della categoria degli R4. Il ciclo di trattamento Panizzolo ci permette di valorizzare il contenuto metallico tramite il mulino mobile Flex 500 in combinazione a vari sistemi di separazione.

 

Verso quali aziende vi relazionate per l’acquisto dei rifiuti e la vendita degli output?

Il nostro mercato di approvvigionamento è costituito principalmente dai comuni e dai consorzi RAEE nonché, avendo un’ulteriore linea dedicata al trattamento dei rottami ferrosi e degli autoveicoli, dai produttori di tali rifiuti quali industrie, commercianti di rottami e concessionarie auto.

Considerando che il nostro scopo nel mercato dei rottami è quello di concludere il ciclo di riciclaggio dei rifiuti, la grande maggioranza dei nostri output vengono venduti come materie prime seconde direttamente in acciaieria e fonderia. La restante parte, composta da una miscele di metalli e inerti, viene inviata ad altre aziende nazionali per completarne il trattamento. Tuttavia ho in programma di completare questi cicli di trattamento inerti all’interno di West Recycling.

 

Ci può parlare dell’associazione ASSORAEE a cui siete iscritti?

ASSORAEE raggruppa le più importanti aziende italiane di recupero e trattamento RAEE. In questi anni l’Associazione si è impegnata soprattutto alla creazione di strumenti quali gli Accordi di Programma tra gli impianti RAEE come il nostro e i Consorzi che raccolgono questi rifiuti. Inoltre le aziende che ne fanno parte sono assistite nell’implementazione dei loro processi produttivi agli standard prescritti dall’Unione Europea con l’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali ed elevare la qualità nella gestione dei RAEE.

 

Quali benefici avete ottenuto con i macchinari Panizzolo?

Da molti anni utilizziamo l’Apritore OPH, il mulino mobile Flex 500 e tutti gli accessori di separazione, per eseguire performanti macinazioni e raffinazioni dei rifiuti RAEE e ottenere un output che ci contraddistingue nel mercato per l’alta qualità. Una delle caratteristiche che fin da subito ho apprezzato è stata l’accuratezza della progettazione. All’epoca ho eseguito un’analisi approfondita anche dal punto di vista di chi ci avrebbe lavorato a contatto con il macchinario di riciclaggio ogni giorno. Secondo me la qualità di un macchinario deve essere anche estesa alla semplicità di utilizzo e alla riduzione dei tempi di fermo macchina per cambio di martelli, parti soggette ad usura, manutenzione ordinaria e straordinaria.

Sotto questi punti di vista ho trovato in Panizzolo Recycling Systems un valido fornitore tecnologico. I macchinari, l’impianto di riciclaggio e la logica di flusso sono stati progettati per essere funzionali a chi dovrà direttamente lavorarci e non da chi lo debba semplicemente vedere a terzi. Benefici che tutt’ora sto riscontrando e  che mi permettono di riconfermare Panizzolo anche per progetti futuri.

Cosa ne pensa della progettazione dei mulini a martelli Panizzolo e della culla intercambiabile brevettata?

Come dicevo poc’anzi apprezzo particolarmente la progettazione dei vostri mulini a martelli e credo che la culla intercambiabile sia una soluzione eccezionale. I tempi di sostituzione delle griglie e dei martelli sono veramente ridottissimi, permettendoci di avere un impianto particolarmente efficiente sia da un punto di vista produttivo che da un punto di vista dei costi.

 

In questi ultimi mesi ci sono stati importanti cambiamenti dovuti al COVID-19.  Che futuro si prospetta per il settore?

Il settore dei rottami metallici, compresi i rifiuti RAEE che non fanno eccezione, sono la cartina di tornasole della prosperità economica di un Paese. Molto dunque dipenderà dalle misure messe in campo da Governo e Regioni per avviare nuovamente i settori produttivi italiani. Ovviamente in un moderno contesto globalizzato tutto dipenderà anche dai provvedimenti dell’Unione Europea e, più in generale, dalle decisioni di Stati Uniti e del mercato asiatico.

 

Quali sono i vostri progetti per il prossimo futuro?

All’inizio di quest’anno, prima del lockdown, abbiamo avviato uno studio di fattibilità per implementare una nuova linea produttiva in West Recycling. In questo modo voglio valorizzare i residui dai miei impianti RAEE e di trattamento rottami, completando il ciclo di valorizzazione e ottenendo materia prima secondaria.

Visto l’ottimo rapporto con i macchinari di Panizzolo Recycling Systems, ho eseguito un test con il vostro impianto di raffinazione e ottenuto ottimi risultati in termini di purezza degli output e semplicità di utilizzo. Il futuro sarà sempre di più nel trattamento End-of-Waste ed è nostra intenzione intraprendere questa strada prima possibile e utilizzando la soluzione di raffinazione Panizzolo.