Kraken: il nuovo pre-trituratore Panizzolo
Prestazioni, affidabilità e sicurezza: Kraken è la nuova soluzione Panizzolo per la pre-triturazione dei rottami ad alto impatto. Scopriamo insieme come nasce questo nuovo progetto.

In un settore del riciclo sempre più caratterizzato da flussi complessi e volumi crescenti di materiale, è fondamentale adottare soluzioni che garantiscano prestazioni affidabili e continuità operativa sin dalle prime fasi del trattamento. È proprio da questa esigenza che nasce Kraken, la serie di pre-trituratori industriali Panizzolo dedicata alla riduzione volumetrica dei rottami più impegnativi. La serie debutta con il modello PSH 2300 e sarà presto ampliata con altre versioni pensate per diverse capacità produttive ed esigenze impiantistiche.
In quest’intervista, Mauro Panizzolo, titolare e Sales Manager, ci racconta da vicino il nuovo progetto, approfondendone punti di forza, sfide e obiettivi strategici. Ma prima di entrare nel vivo dell’articolo, ecco un breve video in cui Mattia Molena, Marketing Manager, introduce la serie Kraken, illustrandone i principali vantaggi e il contesto applicativo.

Kraken rappresenta una novità importante nella vostra gamma. Quali sono le premesse progettuali di questa nuova serie?
La serie Kraken nasce da una duplice esigenza: da un lato completare la nostra offerta con una soluzione dedicata alla pre-triturazione, integrabile con i mulini a martelli Mega e capace di tenere il passo con le loro prestazioni; dall’altro, dare una risposta a ciò che i nostri clienti ci chiedono sempre più spesso: una tecnologia solida, capace di garantire una riduzione volumetrica efficace e un flusso costante verso le fasi successive della linea. Con l’introduzione della nuova serie, ampliamo la nostra capacità di seguire l’intero processo, dalla pre-triturazione fino alla raffinazione. È una soluzione che rafforza ulteriormente il valore del nostro approccio: offrire non solo macchinari, ma un sistema tecnologico integrato, costruito a partire da sfide ed esigenze concrete.
Quali sono i materiali che la serie Kraken è in grado di trattare?
Il pre-trituratore è stato sviluppato per il trattamento dei rottami metallici ad alto impatto. La sua struttura robusta, il motore da 630 kW e un peso complessivo di 95 tonnellate permettono di gestire una vasta gamma di materiali: autoveicoli e pacchi auto anche completi di motore e parti meccaniche, profili in alluminio, rottame ferroso misto e materiale ingombrante. È pensato per chi lavora in impianti ad alta capacità, dove non c’è spazio per i fermi macchina.

Uno degli aspetti più interessanti sono gli alberi dentati. Cosa li differenzia?
Dietro le prestazioni della serie Kraken c’è un lavoro di progettazione interna molto approfondito, a partire proprio dagli alberi dentati. Abbiamo studiato una geometria e una configurazione specifica per ottenere una lacerazione precisa e controllata, capace di ridurre il materiale in un unico passaggio. Questo garantisce un flusso regolare verso il mulino, massimizzando l’efficienza energetica e minimizzando lo stress meccanico sulle macchine a valle.
Parliamo ora di manutenzione e durabilità. Come avete affrontato questi aspetti?
La durabilità e la semplicità di intervento sono stati due punti fermi nella progettazione, in linea con la nostra filosofia costruttiva. Il pre-trituratore è dotato di un sistema di sgancio rapido degli alberi, che consente la sostituzione dei componenti soggetti a usura in tempi ridotti. I supporti cuscinetto sono inoltre progettati per proteggere le parti meccaniche da polveri e contaminanti, garantendo continuità anche in ambienti gravosi.
A tutto questo si aggiunge una configurazione compatta e funzionale: quadro elettrico e centrale idraulica sono collocati in container dedicati, una scelta che semplifica trasporto, installazione e avviamento, con massima flessibilità logistica anche per impianti esistenti.
Potenza, controllo e continuità operativa. Kraken è la risposta Panizzolo alle sfide più complesse della pre-triturazione industriale.
E sul piano della sicurezza, come si comporta il pre-trituratore Kraken?
Abbiamo sviluppato la nuova serie con un’attenzione particolare alla sicurezza nei contesti reali di utilizzo. Il pre-trituratore è in grado di intervenire su componenti potenzialmente critici, come bombole o serbatoi, aprendoli e liberandoli da eventuali residui di gas o liquidi infiammabili. È una funzione fondamentale, soprattutto quando si trattano rottami misti dove il contenuto dei materiali in ingresso non sempre è prevedibile. In questo modo si riducono i rischi di esplosioni, guasti o danni alle macchine a valle, contribuendo a rendere l’intero impianto più sicuro e stabile.
La qualità costruttiva è da sempre un aspetto imprescindibile dell’approccio Panizzolo. In che modo si traduce nel progetto Kraken?
Anche in questo caso abbiamo applicato con rigore la nostra Politica di Qualità: carpenterie certificate, saldature rinforzate e componenti selezionati da fornitori italiani e del Nord Europa riconosciuti a livello internazionale.
Un esempio concreto sono i riduttori epicicloidali, una soluzione top di gamma scelta per la capacità di sopportare carichi estremi e lavorare in continuo anche in condizioni operative critiche. Questo approccio, orientato alla massima qualità, si traduce in una soluzione affidabile, durevole e performante, con costi operativi ottimizzati e un ritorno sull’investimento che si consolida nel lungo periodo.

Il software di controllo gioca un ruolo importante nella gestione delle lavorazioni. Com’è stato progettato?
Il sistema di controllo della serie Kraken è intelligente e flessibile. Gli operatori possono scegliere tra ricette preimpostate o creare configurazioni personalizzate a seconda del materiale. Questo consente di ottimizzare i consumi, ridurre lo stress meccanico e gestire al meglio il ciclo produttivo, anche nei contesti più dinamici.
Il pre-trituratore Kraken è parte di un importante progetto negli Emirati Arabi Uniti. Di cosa si tratta?
La nuova soluzione è uno degli elementi chiave dell’impianto che stiamo realizzando per Emirates Global Aluminium (EGA), uno dei principali produttori mondiali di alluminio. Parliamo di un progetto su larga scala: sarà il più grande impianto di questo tipo negli Emirati Arabi, con una capacità di trattamento fino a 170.000 tonnellate di rottame all’anno. È una tappa strategica nella roadmap di decarbonizzazione di EGA, pensata per produrre alluminio secondario di alta qualità a basse emissioni. Per noi è molto più di una semplice fornitura: è una collaborazione tecnologica ad altissimo livello che consolida il nostro ruolo come partner strategico per lo sviluppo di impianti all’altezza delle sfide ambientali globali.